Siamo esperti di diritto del lavoro

Offriamo assistenza legale a lavoratori e datori di lavoro in tutte le questioni legate al rapporto di lavoro, tra cui:

  • contratti di lavoro;
  • licenziamenti;
  • trattamento economico e normativo;
  • conciliazioni.

Se richiesto, ti forniremo tutte le informazioni sul nostro lavoro, risponderemo a tutte le tue domande.

Vertenza di Lavoro

Valutazione dei fatti, senza impegno.

Informazioni preventive su tutti gli aspetti della vertenza.

Avvocati Esperti

Affrontiamo ogni vertenza con competenza, per ottenere il miglior risultato possibile.

Difesa in ogni Sede

Rappresentanza e difesa in ogni stato e grado del giudizio, davanti a Tribunali, Corti D'Appello e Suprema Corte di Cassazione.

  • Per impugnare il licenziamento ho bisogno di un avvocato?

    La semplice impugnazione del licenziamento, da effettuare entro sessanta giorni dal momento in cui se ne è venuti a conoscenza, può farla la parte personalmente, con una raccomandata a.r., una pec o un telegramma. Entro centottanta giorni dalla data della impugnazione, l'avvocato incaricato deve depositare il ricorso nella cancelleria del Tribunale, in caso contrario si decade dal diritto.

  • Come posso esporre il mio caso?

    Puoi contattarci telefonando allo 0245482871.

  • In quale area geografica opera l'avv. Tommaso Dilonardo?

    Il nostro studio assiste e rappresenta i propri clienti in tutta Italia, davanti ai Tribunali, alle Corti D'Appello e alla Corte di Cassazione.

Il nostro metodo di lavoro

La prima cosa che facciamo è verificare se il problema che ci viene sottoposto può essere risolto da una vertenza.

In molti casi, una causa non è la scelta migliore, le istituzioni hanno poteri e strumenti che gli consentono di intervenire in modo più rapido ed efficace.

Per esempio, se in un cantiere edile non vengono rispettate le misure di sicurezza, è meglio denunciare il fatto all'Ispettorato del lavoro, una causa per questo motivo sarebbe più lunga e meno efficace.

Perché ti conviene scegliere noi

Evitiamo di iniziare vertenze che non abbiano ottime probabilità di buona riuscita.

Le buone probabilità di successo non vengono calcolate arbitrariamente, esse sono la conseguenza della normativa e del significato che la giurisprudenza dà alla normativa.

Non è importante il nostro parere, ciò che conta davvero è l'orientamento della giurisprudenza.

Per questi motivi, è preferibile rivolgersi a questo studio.

Il nostro punto di vista su alcuni temi di diritto del lavoro

Autore: Tommaso Dilonardo 15 feb, 2023
Un caso particolare di illegittimità del contratto a tempo determinato. Il contratto a tempo determinato, perché non abbia vizi, deve rispettare una normativa molto puntuale. Questo deriva dal fatto che il termine a un contratto costituisce una caratteristica che penalizza moltissimo questo rapporto, rispetto soprattutto al tipo ordinario di rapporto di lavoro, quello subordinato a tempo indeterminato che resta sempre il contratto tipico. Qui non analizzerò tutti i tipi di illegittimità del contratto a tempo determinato, ma solamente un tipo di illegittimità. Il contratto deve esistere e dev'essere sottoscritto, sia dal datore di lavoro che dal lavoratore, in mancanza di questo è illegittimo. Il modello Unilav non è un contratto, ma solo un importante documento che fornisce indicazioni sul rapporto di lavoro. Se quindi al momento dell'inizio del rapporto il contratto, nonostante sia stato formalizzato a tempo determinato, non vi è stato consegnato e non l'avete firmato, il vostro contratto è illegittimo e consente di chiedere al datore di lavoro il risarcimento del danno e la conversione del rapporto a tempo indeterminato.
Autore: Tommaso Dilonardo 06 apr, 2022
Cercherò di fare, in estrema sintesi, il punto della situazione. Dopo la conversione in legge del Decreto dignità, sarà necessario comprendere quale norma applicare al caso concreto e soprattutto quale interpretazione darà la giurisprudenza alle nuove norme. Le modifiche più significative sono le seguenti: I contratti acausali possono essere stipulati per un massimo di dodici mesi; la durata massima è fissata in ventiquattro mesi con un massimo di quattro proroghe: (eccetto che per le attività stagionali, per il personale artistico e tecnico delle fondazioni di produzione musicale, e altri casi specifici) il superamento dei dodici mesi può avvenire solo per: sostituzioni; esigenze straordinarie, temporanee e oggettive; incrementi temporanei e non programmabili dell'attività ordinaria; il termine per l'impugnazione è aumentato da centoventi a centottanta giorni dalla cessazione del contratto. Al momento, le normative applicabili ai contratti a tempo determinato sono dunque quattro: fino al 13/7/2018 il D.lgs. 81/2015; dal 14/7/2018 all'11/8/2018 il D.L. 87/2018; dal 12/8/2018 la legge 96/2018; dall'1/11/2018 art. 1, comma 2, L. 96/2018.
Autore: Tommaso Dilonardo 06 apr, 2022
In caso di somministrazione illecita, il lavoratore può chiedere il risarcimento del danno e l'assunzione all'utilizzatore.
Autore: Tommaso Dilonardo 27 feb, 2022
Il lavoratore ha un pieno diritto di difesa che dev'essere esercitato con molta attenzione, per evitare che tale diritto di difesa sia leso o vanificato.
Autore: Tommaso Dilonardo 27 feb, 2022
Dopo l'entrata in vigore del Jobs act, i risarcimenti dovuti al lavoratore per la illegittimità di questo licenziamento si sono notevolmente ridotti. Tuttavia "Il criterio di commisurazione dell’indennità da corrispondere per i licenziamenti viziati sotto il profilo formale o procedurale, ancorato in via esclusiva all’anzianità di servizio, 'non fa che accentuare la marginalità dei vizi formali e procedurali e ne svaluta ancor più la funzione di garanzia di fondamentali valori di civiltà giuridica, orientati alla tutela della dignità della persona del lavoratore'. Soprattutto nei casi di anzianità modesta, 'si riducono in modo apprezzabile sia la funzione compensativa sia l’efficacia deterrente della tutela indennitaria': la soglia minima di due mensilità non è sempre in grado di porre rimedio all’inadeguatezza del ristoro riconosciuto dalla legge."
Autore: Tommaso Dilonardo 27 feb, 2022
Tutti i licenziamenti si possono impugnare. Se viene accertata l'illegittimità del licenziamento, il lavoratore ha diritto a un risarcimento e, in alcuni casi, alla reintegrazione nel posto di lavoro.
Autore: Tommaso Dilonardo 26 feb, 2022
Il lavoratore licenziato ha diritto a una indennità solo nel caso che il licenziamento sia illegittimo, vale a dire solo se il licenziamento viola qualche norma. Il licenziamento dev'essere impugnato, a pena di decadenza, entro 60 giorni dal giorno in cui se ne viene a conoscenza. Il ricorso dev'essere depositato presso il tribunale competente entro i 180 giorni successivi.
Autore: Tommaso Dilonardo 26 feb, 2022
Il licenziamento orale e il licenziamento discriminatorio sono considerati più gravi del licenziamento illegittimo. Infatti, in questi casi, l'ordinamento giuridico prevede, anche se il datore i lavoro non ha più di quindici dipendenti, l'applicazione dell'articolo 18 dello statuto dei lavoratori e la reintegrazione nel posto di lavoro.
Autore: Tommaso Dilonardo 26 feb, 2022
Quando al lavoratore vengono assegnate mansioni diverse, e di minor pregio, rispetto a quelle di assunzione, egli ha diritto di chiedere la riassegnazione alla mansioni di assunzione e il risarcimento del danno. Questo vale anche nel caso frequente che la retribuzione corrisposta non sia stata ridotta. All'opposto, quando al lavoratore vengono assegnate mansioni di maggior pregio, rispetto a quelle di assunzione, egli ha diritto di chiedere che questo sia accertato in sede giudiziaria e che, fin da quando ha svolto tali mansioni superiori, siano modificati il livello di inquadramento e la retribuzione. Se la domanda viene accolta, il lavoratore riceve le differenze retributive (calcolate tra la retribuzione spettante e la retribuzione ricevuta) e l'adeguamento della retribuzione per il futuro che sarà correlata al livello di inquadramento accertato in giudizio. Con l'entrata in vigore del jobs act il demansionamento, purché non discriminatorio, non è più normalmente illegittimo.
Mostra Altri Post
Share by: